Onor del’odorifera famiglia,
… tu tien d’ogni beltà le palme prime,/sovra il vulgo de’ fior Donna sublime./Quasi in bel trono Imperatrice altera.
Una volta le rose non mi piacevano. Mi sembravano difficili, capricciose, malaticce. Tutte quelle spine, la macchia nera fedele compagna, le corolle sfiorite nel volgere di un soffio. Forse era un po’ la storia della volpe e dell’uva acerba.
Alla fine le resistenze hanno ceduto e ora non riuscirei quasi a concepire giardino senza rose o giardiniere senza graffi.